Operazione Ladomir
8 Novembre 2019
“Come illegittima cometa”
Incisioni e poesie
dal 9 novembre al 1 dicembre 2019
a cura di Evelina Schatz
da un’idea di Evelina Schatz e Claudio Granaroli
“CONTRO GLI STANDARD DEL FUTURO” Tratto dalla cartella “COME ILLEGITTIMA COMETA” Edizioni EL BAGATT in Bergamo di Claudio Granaroli 1996
Chlebnikov è utopia. O piuttosto un “uccello” dell’utopia. Disse una volta: “Gli artisti hanno gli occhi acuti, come gli affamati”. Egli era diverso. “Aveva gli occhi come il paesaggio di Turner” (D.Burljuk). L’hanno dipinto e disegnato in tanti: V.Burljuk, B.Grigor’ev, M.Filonov, V.Tatlin, M.Mituric, questo concentrato, attraversante come direbbe Roland Barthes, nonvendente e veggente insieme. Lo sguardo del poeta meglio di tutti esprime l’autoritratto. E’ forse il disegno più bello della grafica chlebnikoviana. La somiglianza non è solamente locale, ma intercontinentale: ci sta l’immenso stellare visto dal Poeta. Attraverso questa immagine del poeta ci si apre un particolare atteggiamento della sua poesia. Si potrebbe chiamarlo autoritratto della parola poetica.
Il legame tra immagine e parola era dell’epoca. I diari disegnati di Remizov, i paesoquadri di Kamenskij, i manifesti ideografici di Majakovskij. Chlebnikov chiamava questo fenomeno “la vittoria dell’occhio sull’udito”. Mai arte e poesia erano state più vicine. Scriveva il poeta: “Vogliamo che la parola segua, coraggiosa, la pittura”. “Cercava le analogie tra le ricerche formali della nuova pittura francese e le proprie. Una ricerca unica su questo tema fu fatta da P. Duganov. Si interroga sulla corrispondenza del suono/colore della poesia fantapittorica Bobeobi. (Lico, il volto, non sappiamo se era un ritratto oppure il volto della natura stessa, quella “grandiosa molteplicità” che era oggetto costante delle sue riflessioni – “esso ha alzato la testa leonina e ci guarda ma la bocca è chiusa”. Forse non avremo mai risposta a certi quesiti. L’alchimia non è più o non è ancora una scienza.
La maggior parte della sua vita Chlebnikov la passa con gli artisti. Gli erano più congeniali dei letterati stessi. Amava l’atmosfera dello studio, della bottega. Non le serate letterarie, né le dispute poetiche. Ovunque si sentiva altrove. Vicina era solo la natura. E forse le botteghe degli artisti gli sembravano le riserve d’oro della natura, ancora selvaggia, in mezzo alla città violenta, estranea, e strana. La creatività, in genere, è per lui un evento della natura. Nel suo dramma “Marchesa Desez” (1909) tutto comincia con una vernice dove i quadri e le statue ritornano a vivere, mentre le persone diventano pietre o esseri scolpiti in un aldilà sconosciuto. La metamorfosi o più precisamente il rovesciamento, il voltarsi, la perifrasi, il tergo, il retro è la chiave, è l’essenza del suo verbo poetico. Abitava una microscopica stanzetta. Che ci ricorda Josif Brodskij e la sua “Una stanza e mezzo”: destino dei poeti russi, quando la Russia si prepara ad uccidere stringe verso il centro, prendendo la mira. La stanza assomigliava a quella di Tatlin degli ultimi anni, quando dipingeva le tele da ambedue i lati per povertà. Ma lo faceva anche Depero. Chlebnikov, per sdraiarsi, ripiegava le sue gambe da gru. Il tavolo in cucina si piegava sotto i manoscritti. Strabordavano fino a coprire il davanzale. Un’unica poltrona, in stile pseudo-russo o neo-russo, fabbricata dai sordomuti.
Io l’ho vista la stanza-e-mezzo di Brodskij. E, quella di Chlebnikov, la immagino simile. Non per l’aspetto, ma per quell’aria da cattedrale così densa che si può tagliare con un coltello. Cella da eremita, laboratorio per esperimenti alchemici/poetici. Aria di libertà. Di ricchezza interiore. Pensiero libero dalle stratificazioni di tutta la cultura preesistente, o meglio capace di sbarazzarsi del fardello di questa cultura. E cominciare da capo. Questo è il colore delle “stanze” dei poeti. Perché anche Brodskij, dalla sua stanza-e-mezzo e a modo suo, solitario e ribelle, visionario ma assolutamente secolare e mondano, ha costruito per la poesia russa negli anni 60-70 quel gradino che Malevic considera tipico solo degli artisti che provocano i veri mutamenti storici.
Evelina Schatz
Archivi
- Aprile 2024
- Novembre 2023
- Ottobre 2023
- Settembre 2023
- Agosto 2023
- Giugno 2023
- Maggio 2023
- Febbraio 2023
- Novembre 2022
- Ottobre 2022
- Settembre 2022
- Agosto 2022
- Luglio 2022
- Maggio 2022
- Aprile 2022
- Marzo 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Settembre 2021
- Agosto 2021
- Luglio 2021
- Giugno 2021
- Maggio 2021
- Gennaio 2021
- Dicembre 2020
- Ottobre 2020
- Settembre 2020
- Luglio 2020
- Giugno 2020
- Maggio 2020
- Dicembre 2019
- Novembre 2019
- Ottobre 2019
- Settembre 2019
- Agosto 2019
- Luglio 2019
- Giugno 2019
- Maggio 2019
- Marzo 2019
- Febbraio 2019
- Dicembre 2018
- Novembre 2018
- Ottobre 2018
- Settembre 2018
- Giugno 2018
- Maggio 2018
- Aprile 2018
- Marzo 2018
- Dicembre 2017
- Novembre 2017
- Settembre 2017
- Agosto 2017
- Luglio 2017
- Giugno 2017
- Maggio 2017
- Aprile 2017
- Marzo 2017
- Dicembre 2016
- Novembre 2016
- Ottobre 2016
- Luglio 2016
- Giugno 2016
- Maggio 2016
- Aprile 2016
- Dicembre 2015
- Novembre 2015
- Ottobre 2015
- Agosto 2015
- Luglio 2015
- Giugno 2015
- Maggio 2015
- Aprile 2015
- Dicembre 2014
- Settembre 2014
- Luglio 2014
- Maggio 2014
- Aprile 2014
- Febbraio 2014
- Dicembre 2013
- Novembre 2013
- Ottobre 2013
- Agosto 2013
- Luglio 2013
- Giugno 2013
- Maggio 2013
- Aprile 2013
- Dicembre 2012
- Novembre 2012
- Agosto 2012
- Luglio 2012
- Giugno 2012
- Maggio 2012
- Aprile 2012
- Dicembre 2011
- Ottobre 2011
- Agosto 2011
- Luglio 2011
- Giugno 2011
- Maggio 2011
- Dicembre 2010
- Ottobre 2010
- Agosto 2010
- Luglio 2010
- Giugno 2010
- Maggio 2010
- Aprile 2010
- Dicembre 2009
- Novembre 2009
- Settembre 2009
- Agosto 2009
- Luglio 2009
- Giugno 2009
- Maggio 2009
- Aprile 2009
- Dicembre 2008
- Ottobre 2008
- Settembre 2008
- Agosto 2008
- Luglio 2008
- Giugno 2008
- Dicembre 2007
- Ottobre 2007
- Settembre 2007
- Agosto 2007
- Luglio 2007
- Giugno 2007
- Marzo 2007
- Dicembre 2006
- Settembre 2006
- Luglio 2006
- Giugno 2006
- Dicembre 2005
- Settembre 2005
- Agosto 2005
- Luglio 2005
- Giugno 2005
- Dicembre 2004
- Giugno 2004
Calendario
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | 3 | ||||
4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 |
11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 |
18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 |
25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 |